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Armocromia e Intuizione

Armocromia = come capire i colori che ci stanno meglio

Armocromia significa analisi del colore. Ci sono però tanti modi di analizzare un colore.
Questo è un termine specifico per lo più utilizzato nell’industria cosmetica e della moda per descrivere un metodo che determina i colori del trucco e dell’abbigliamento che si armonizzano meglio con la carnagione, il colore dei capelli e degli occhi di una persona.

Può diventare quindi uno strumento utile per la pianificazione del guardaroba e la consulenza di stile o d’immagine

L’analisi del colore dimostra che è possibile rilevare delle illusioni ottiche, sul volto, quando l’individuo è in contatto con certi colori.

Per esempio il colore sbagliato può mettere in risalto rughe o altri “difetti” della pelle, mentre i colori giusti migliorano la bellezza naturale e la esaltano.

In teoria l’analisi del colore aiuta una persona a scegliere i colori che le stanno meglio, a coordinare abbigliamento e accessori (scarpe, borse, cappelli, ecc.) con maggior facilità.

Secondo me i veri esperti di Armocromia sono i bambini. Quindi mamme, se vostra figlia o figlio vi dice che un colore vi sta bene o vi guardano con occhi adoranti e vi dicono che siete belli ascoltateli, e approfondite il discorso, perché senz’altro hanno un contatto con il colore moooolto più autentico del nostro.

Il colore è emozione, e lo stesso colore della pelle, a seconda della stagione, dell’umore, delle emozioni e dei sentimenti che prova …. ha tonalità diverse e sempre nuove, he non possono essere inscatolate in griglie generiche e asettiche.
Possono servire per fare un “pronti, attenti, via!” Ma poi ci dobbiamo mettere del nostro.

Come scoprire quali colori sono perfetti per noi

Quando scegliamo un vestito, oltre alla foggia e allo stile, alla vestibilità e a “cos’è di moda” c’è un fattore che a volte prevale, o “detta” l’acquisto: il colore.

E’ molto importante scegliere i vestiti nei colori che ci donano.

Se ci sentiamo bene con noi stesse e ci conosciamo, e sappiamo cosa vogliamo comunicare con un certo capo di abbigliamento non ci sono problemi perché il nostro intuito, magica guida per ogni occasione, saprà indicarci senz’ombra di dubbio cosa ci sta meglio e ci rende “visibili”.

Basta con gli stereotipi del tacco 12 , delle minigonne e degli scolli vertiginosi, per “essere viste”; ci sono modi più eleganti e originali … ma sopratutto ci sono modi “tutti nostri” che mettono in risalto il meglio di noi, facendoci restare coerenti con noi stesse e i nostri valori.

Sia chiaro che non ho nulla da dire sui tacchi, scolli e minigonne … a ciascuno il suo, purché ci faccia sentire a nostro agio e noi stesse.

Se indossiamo qualcosa “solo per far colpo” o perché “lo dice la moda”, è come se parlassimo con un linguaggio che non ci appartiene, e di conseguenza non ci sentiremo a nostro agio, o almeno non abbastanza per esprimerci al meglio.

Per chi non è in contatto con il proprio intuito, né è in confidenza con lo specchio, con il suo corpo e i suoi colori, esistono studi molto dettagliati sui fototipi, delle specie di categorie a cui ogni donna può scoprire di appartenere per poi seguire pedissequamente i colori da indossare che meglio si intonino al suo fototipo.

I fototipi sono “gabbie”, griglie strette che non tengono conto di fattori climatici e soprattutto umorali, quindi io posso riassumervi i quattro fototipi fondamentali che fanno capo per simpatia alle quattro stagioni, ma poi è necessario metterci del proprio per tarare al meglio questa teoria e scegliere la palette giusta per il nostro guardaroba.

I 4 fototipi

La donna Autunno

Capelli: rossi, biondi o castani, in tinte particolarmente dorate o addirittura infuocate.

Carnagione: va dall’avorio, al latte, al pesca, fino al miele, mai olivastra. Può avere le lentiggini.

Occhi: verdi, nocciola, topazio o castano, generalmente con venature ambrate.

I colori sì: tutti i beige e i marroni, il ruggine, il giallo senape, l’arancio zucca, il corallo, il rosa salmone e l’albicocca, inoltre il viola mosto e tutta la gamma dei verdi.

I colori no: tutti i blu e i colori caratterizzati da quel sottotono, banditi anche i grigi e i colori pastello molto polverosi.

La donna Inverno

Capelli: scuri, dal castano al corvino, con riflessi cenere, raramente ramati

Carnagione: può variare dall’avorio all’ebano, con una diffusissima variante olivastra, ma quello che la differenzia è il “sottotono freddo” riconoscibile dalle vene blu intenso all’interno del polso.

Occhi: marrone scuro, neri, nocciola o grigio-verdi, eccezionalmente blu zaffiro o verde smeraldo.

I colori sì: nuance scure o chiarissime, ma sempre molto accese. Questa donna veste bene tutti i grigi e la vasta gamma dei blu, il viola, il bordeaux, il melanzana, fino al magenta e il rosa shocking. Vanno bene anche rossi e verdi nelle accezioni più vibranti e brillanti e transige solo sulla tinta limone, escludendo tutti gli altri gialli. Qualche eccezione per le sfumature tenui solo se abbinate a tonalità forti.

I colori no: colori pastello e polverosi, i beige, gli aranci e tutte le sfumature dorate prettamente autunnali, marrone compreso.

La donna Primavera

Capelli generalmente biondi, con varianti ramate e talvolta castane, ma sempre dorate.

Carnagione avorio, con tendenza alle lentiggini, oppure meravigliosamente effetto pesca.

Occhi possono essere azzurri, verdi, topazio o nocciola, con pagliuzze dorate nell’iride.

I colori sì: simili a quelli della donna Autunno, ma più gentile nei toni. Perfetti tutti i neutri (avorio, burro, cammello, cuoio, fino al marrone molto chiaro) e i verdi dorati, gli aranci e i rossi più brillanti (albicocca, pesca, salmone, corallo e vermiglio) e i viola e i blu con alta percentuale di giallo.

I colori no: i colori molto scuri e freddi, il verde bosco e il bianco assoluto.

La donna Estate

Capelli vanno dal platino al castano medio passando per il biondo cenere.

Carnagione pelle diafana, spesso rosata o avorio.

Occhi chiari, verde, grigio o celeste.

I colori sì: tinte pacate a base blu, rosa o grigio, ma può davvero spaziare su tutte le gradazioni, escludendo solo le tinte più calde e ricche di giallo (rosa salmone o pesca, per esempio). Il verde solo se povero di giallo e via libera ai rossi nelle tinte squillanti fragola, carminio, ciliegia e anguria.

I colori no: assolutamente il nero (particolarmente vicino al volto). Da lasciar perdere anche il bianco abbagliante, l’ocra, il biscotto, l’arancio e tutte le tinte cariche di giallo.

Queste tipologie ci possono aiutare in via generale perché ci sono anche sottocategorie di cui tener conto … insomma, la cosa potrebbe farsi un pò complicata senza l’aiuto di una consulente d’immagine … e diciamocelo, non è detto che un’estranea ne sappia più e meglio di noi!

Per comprendere il nostro “sottotono” spesso è sufficiente osservare le vene all’interno del polso: se sono blu, abbiamo un sottotono freddo, se sono verdi, un sottotono caldo. Di conseguenza nel primo caso vestiremo meglio tinte fredde, nel secondo sceglieremo le tinte più calde.

Riscopriamo il nostro corpo e le sue cromie: il colore dei capelli, delle sopracciglia, degli occhi, delle labbra, della carnagione. Questi sono gli elementi importanti di cui tener conto.

se vuoi approfondire l’armocromia clicca qui


Vi va di fare un gioco?

State leggendo “sui colori”, abbozzatela di prendervi troppo sul serio!”

Perché allora non giocare un pò e tornare bambine che aprono l’armadio con stupore e fanno mucchi di capi “stile Marie Kondo”: lo tengo o lo butto?

Il momento perfetto per fare questo gioco è quando c’è da fare il cambio dell’armadio inverno-primavera/estate o estate-autunno-inverno.

Abbiniamo l’Armocromia al nostro intuito e conoscenza di sé … e vediamo cosa salta fuori.

1 – struccatevi perfettamente, raccogliete i capelli in un asciugamano o maglietta bianca a mò di turbante (come quando si esce dalla doccia per asciugarci i capelli)

2 – Marie Kondo style: tirate fuori tutti i vostri vestiti e buttateli sul letto

3 – mettetevi davanti allo specchio e iniziate ad accostarvi al viso un vestito dopo l’altro, e, sempre seguendo il metodo Kondo … fatene due mucchi, uno alla vostra destra e uno alla vostra sinistra: i colori che vi stanno bene da una parte, i colori che vi stanno male dall’altra.

Semplice no?


Postilla su come sapere se un colore mi sta bene o male se non lo capisco al volo: quando accostate un colore al viso apparite radiosa o sembrate malata-indisposta?
Non sapete distinguerlo e non avete bambini a portata di mano?
Chiamate la mamma, o la zia, o una vostra amica e fatevi fare da specchio!


Altra chicca: prendete uno per uno i capi dei colori giusti e portateli al cuore come vi fanno sentire?
Se non vi dicono nulla hanno fatto il loro tempo e potete metterli insieme all’altro mucchio

Che gioia scegliere così cosa ci sta meglio e mette in risalto la nostra luminosità! … in fondo la nostra luminosità arriva dalla nostra anima, è tutta interiore.

E visto che ci siamo … perché non dare un colore alle nostre emozioni e indossarle, per riequilibrarle? Clicca qui se vuoi approfondire

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Barbara

Laureata all'Accademia di Belle Arti, Artista, Arteterapeuta, Advanced Counselor cognitiva, olistica e simbolico-archetipica, Professional Mentor, Educatrice Mindfulness e in Mindful Art, Facilitatrice Metafiabe e Psicofiaba, Trainer Percorsi Crescita Personale, Custode di storie.

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