L’Arteterapia ha una storia molto antica ma qui voglio solo mettere il rilievo le sue caratteristiche principali:
√ che cosa è
√ a che cosa serve
Che cos’è l’Arteterapia
L’arteterapia è un insieme di modalità che permettono e facilitano la costruzione di una relazione d’aiuto mediata dall’attività creativa.
E’ un percorso che conduce a una conoscenza più profonda di noi stessi.
È un entrare dentro noi stessi attraverso canali diversi dai nostri canali abituali.
Significa quindi sviluppare una relazione con noi stessi sempre diversa perchè “ci scopriamo” diversi attraverso l’esperimento, attraverso l’esperienza che facciamo di noi stessi con l’aiuto dell’arteterapeuta e del mediatore artistico.
Per esempio: Io posso descrivere me stessa con la stoffa, con la creta, con la scrittura, con la fotografia, con la musica, con il movimento, con il disegno, con la pittura.
Sono sempre io, ma le mie forme espressive sono sempre diverse. E quello che io faccio è imparare ad integrarle.
Il lavoro arteterapeutico è un lavoro che io faccio con me stessa che mi permette, sempre, di rinnovarmi attraverso il “nuovo” che io stessa produco
L’Arteterapia, con le sue tecniche e materiali favorisce una conoscenza più profonda di noi stessi e delle nostre potenzialità, bisogni e desideri e, fattore importantissimo, rende possibile l’integrazione di tutte le risorse di cui disponiamo.
Da che cosa è definita l’Arteterapia:
> da una struttura. L’Arteterapia è una metodologia.
> da un processo: ci sono degli step, delle tappe in sequenza.
Il processo arteterapeutico consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica.
> dai diversi strumenti-mediatori artistici che si possono utilizzare: disegno, pittura, arte tessile, collage, body painting, body trace, scrittura, modellato, musica, voce, danza, teatro, fotografia, land art, ecc.; spesso in combinazione fra di loro
> dal linguaggio. La creatività ha un suo linguaggio: la modulazione dell’emozione, i canali sensoriali diversi, i vari linguaggi espressivi.
> dall’espressione. L’arteterapia attinge all’anima delle persone, lì dove ci sono dei nuclei che caratterizzano le persone a livello emotivo, e non solo: anche a livello cognitivo e a livello sensoriale.
Attraverso il mezzo artistico, la persona, utilizzando canali diversi, esprime parti di sè. Esprimendo parti di sè le recupera anche. Esprimendosi agisce e ciò che fa produce un effetto. E la persona poi si nutre di questo effetto.
A cosa serve l’Arteterapia
Il lavoro arteterapeutico non ha solo una funzione catarchica. È qualcosa di più e di diverso. È un lavoro esplorativo e integrativo, espressivo, ma sopratutto un grandissimo attivatore di risorse
Lo scopo dell’Arteterapia è rimettere in moto quei processi espressivi che permettono una crescita personale e che favoriscono il processo di ricontattare e sviluppare le proprie risorse e potenzialità.
L’Arteterapia, con le sue tecniche e materiali favorisce la conoscenza di sé stessi e delle proprie potenzialità e rende possibile l’integrazione di tutte le risorse di cui la persona dispone.
Può essere anche intesa come attività preventiva di malessere esistenziale, ed un modo creativo per conoscere se stessi.
Essa utilizza le potenzialità, che noi tutti possediamo, di elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non riusciamo a far emergere con le parole e nei vari contesti quotidiani.
Spesso il malessere è chiusura, isolamento. Con l’arteterapia non esprimo soltanto le cose belle, esprimo anche il dolore. Questa funzione dell’arteterapeuta che trasforma il dolore in colore, significa piano piano, attraverso questa esplorazione del dolore, attraverso il materiale artistico, trasformarlo in qualcosa che ha senso per me, oggi. Nel momento in cui io faccio l’esperienza che faccio.
Svolge quindi la funzione non solo di trattamento di malattie, disturbi o disagi ma anche di trasformazione, evoluzione e crescita dell’individuo.
Il processo arteterapeutico, in pratica, consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica.
L’Arteterapia opera un’Attivazione emozionale e un’attivazione di risorse interne
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