Quali strumenti usa l’ arteterapia?
L’arteterapia utilizza le tecniche artistiche rendendole strumenti e attivatori di risorse.
Favorisce, attraverso l’esperienza del creare (l’azione creativa), la sperimentazione di modalità più funzionali di relazione con sé stessi e con gli altri.
L’arteterapia diventa quindi un nuovo modo di relazionarsi con sè stessi e con il mondo
I mediatori artistici permettono un’espressione diretta, immediata, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi che non passa attraverso l’intelletto.
I materiali e le tecniche che vengono utilizzate permettono di esprimere, di plasmare e di trasformare la produzione artistica.
I differenti strumenti-mediatori artistici che si possono utilizzare: disegno, pittura, collage, arte tessile, body painting, body trace, scrittura, modellato, musica, voce, danza, teatro, fotografia, land art, ecc.; spesso in combinazione fra di loro
La creatività
La creatività nell’arteterapia è messa a servizio della persona che la utilizza.
La definizione di creatività ce ne sono state tantissime nel corso del tempo. Sinteticamente, essere creativi è una definizione alla quale attingiamo, oltre alla capacità di adattarsi continuamente alle situazioni che si presentano, ma è un adattamento non che subiamo, è un adattamento che produciamo. Ecco perchè attiviamo le risorse creative che abbiamo continuamente.
Questo ci permette di poter fronteggiare, modulare, esplorare, esprimere e costruire via via sempre qualcosa di nuovo.
Ma che cos’è questo qualcosa di nuovo?
Le risposte agli eventi. Risposte nuove agli eventi.
Se noi utilizziamo sempre le nostre risposte ripetitive, ripetiamo sempre gli stessi schemi comportamentali nella nostra vita, riduciamo le nostre capacità espressive.
Attraverso l’arteterapia è come se mantenessimo sempre attiva questa parte che ci caratterizza che è la creatività: che è dare risposte nuove a eventi vecchi, o anche gli stessi eventi.
L’Azione Creativa.
Grazie all’azione creativa dell’ Arteterapia si può intraprendere un percorso che conduce a una conoscenza più profonda di se stessi: l’immagine interna diventa immagine esterna, visibile e condivisibile (noi possiamo offrirla al mondo), e così mettiamo il nostro mondo interno in relazione col mondo esterno. E’ quindi un’estensione della nostra esistenza.
Con l’arteterapia non si esprimono soltanto le cose belle, si esprime anche e sopratutto il dolore.
Il dolore, la tristezza, la gioia, il risentimento, qualsiasi emozione, se noi la prendiamo in mano, e in qualche modo la rimoduliamo, la trasformiamo, cambia forma.
Tutto questo lo fa la persona accompagnata dall’arteterapeuta. Ma non è l’arteterapeuta che si sostituisce alla persona – questo mai – ma accompagna la persona nell’esperienza creativa che sta facendo.
Un occhio attento riesce a cogliere, e, insieme alla persona, a trasformare quelli che sono gli elementi che emergono.
Qual’è il vantaggio del processo creativo all’interno di un percorso Arteterapeutico?
Grazie all’arte, attraverso il mediatore artistico e l’azione creativa la persona ha l’occasione di sperimentare ed esplorare nuove idee ( nuove modalità di esprimersi) e modi di essere attraverso un’esperienza manuale ( del fare; che è un pò diverso dal “pensare”)
Per esempio:
“Mi sento triste”
– ok, puoi disegnare questa tristezza?
È molto diverso dall’articolare un pensiero sulla tristezza il fare materialmente la tristezza. Come? Con mezzi artistici diversi … che vanno dal collage, dal disegno libero, dalla pittura con strumenti diversi … ce ne sono tanti di strumenti, come abbiamo già visto.
Gli strumenti che è possibile utilizzare hanno delle caratteristiche, delle peculiarità diverse, capaci tutte di coinvolgere mente e corpo in:
> Sensazioni; nell’esperienza corporea del contatto e della manipolazione dei materiali.
> Percezioni; legate alle emozioni che si sperimentano nel fare.
> Cognizioni; nel momento in cui la persona sviluppa un’immagine che rappresenta un’idea o un concetto.
Ritornando all’esempio di prima, sulla tristezza, si può dire che è un’esperienza molto diversa, quella che facciamo: non pensiamo solo alla tristezza, non parliamo solo della tristezza, ma la facciamo, la produciamo, la vediamo. E lo possiamo fare con il mezzo che ci è più congeniale in quel momento, con ciò che abbiamo a disposizione, se non ci è sta una scelta fra i diversi materiali e strumenti che si potrebbero utilizzare.
Nel processo Creativo c’è quindi l’esperienza manuale, che è la prima caratteristica, che favorisce un passaggio su tre livelli: quello di sensazione che io provo, di percezione legata all’esperienza del fare, e alla cognizione. Quindi quando io faccio l’esperienza manuale integro questi elementi: sensazioni, percezioni, emozioni e cognizioni.
In questo modo abbiamo una dimensione dell’esperienza più completa. E quindi c’è un processo integrativo. Ecco perchè , in Arteterapia parliamo di attivazione delle risorse.
Il ruolo dell’Arteterapeuta
Il ruolo e il compito dell’Arteterapeuta, che utilizza i suoi strumenti con competenza e passione, è quello di restituire all’uomo qualcosa di prezioso che gli appartiene: la creatività nella sua forma migliore.
L’Arterapeuta può lavorare ovunque: nelle scuole, negli ospedali, individualmente, può fare progetti, può essere inserito in progetti rieducativi e riabilitativi.
È molto vasto l’ambito in cui può operare ed è molto vasto perchè è un ambito che utilizza la creatività, che è una caratteristica dell’uomo da quando è bambino a quando è anziano. Continua sempre a mantenere questa caratteristica.
Si rivolge ai bambini, agli anziani, agli adulti.
Dove si fa Arteterapia
L’applicazione arteterapeutica del processo creativo abbraccia diversi contesti. Si può utilizzare in diversi ambiti e con finalità diverse a seconda dei settori nei quali opera, dove viene praticata.
L’ ArteTerapia si colloca, quindi, oltre che negli studi degli arteterapeuti per percorsi individuali e di gruppo, anche all’interno della sfera educativa, riabilitativa e sociale.
Può essere esercitata in vari contesti, dalle scuole agli ospedali, e in tutti i centri di cura e di riabilitazione come supporto. Si può fare arteterapia anche in centri olistici, palestre, musei, biblioteche, banche e aziende, ecc.
Può essere anche intesa come attività preventiva di malessere esistenziale, ed un modo creativo per conoscere se stessi.
leggi la prima parte di questo articolo: Arteterapia