Le piante, per crescere e svilupparsi hanno bisogno di acqua, luce e sostanze nutritive. Noi, per crescere e fiorire, cioè per stare bene, abbiamo la necessità di soddisfare numerosi bisogni fisiologici fondamentali, e altri più complessi.
I nostri bisogni sono collegati alle nostre emozioni, sia a quelle piacevoli (gioia, soddisfazione, gratitudine, ecc.) che a quelle spiacevoli (paura, ansia, tristezza, senso di colpa, noia, frustrazione, ecc.).
Ogni volta che i nostri bisogni vengono soddisfatti, o pensiamo che lo saranno proviamo emozioni piacevoli, mentre quando percepiamo che i nostri bisogni non sono appagati o rischiano di non esserlo, proviamo delle emozioni spiacevoli.
Questo avviene automaticamente anche se in un dato momento non sappiamo di quale bisogno si tratta. Noi non agiamo mai a caso, ma sempre in funzione della soddisfazione di un nostro bisogno, sia che ne siamo consapevoli o meno.
Cosa sono i bisogni?
Il bisogno è una sensazione sgradevole che nasce dalla mancanza di qualcosa necessaria alla vita, cioè da un vuoto psico-fisico che deve essere colmato il più in fretta possibile.
E’ uno stato di insoddisfazione che avvertiamo in determinati momenti e in particolari circostanze, e che crea uno stato di tensione, ansia, preoccupazione, insoddisfazione.
Più o meno consapevolmente possiamo renderci conto che qualcosa manca nella nostra vita, e ci mettiamo alla ricerca di ciò che è in grado di colmare questa sensazione di privazione.
Un bisogno è un esigenza. Qualcosa che si deve soddisfare per sentirci appagati.
Un bisogno può nascere dall’esigenza di alleviare un dolore di ordine fisico come per esempio la “fame”. Se soddisfo questa esigenza mangiando dopo mi sento appagata.
Un bisogno può anche nascere da un dolore di ordine psichico, come per esempio il bisogno di appartenenza a un gruppo, e quando lo soddisfo frequentando un gruppo di persone con un mio stesso interesse questo bisogno viene soddisfatto e non mi crea più ansia o preoccupazione.
Un bisogno può quindi motivarci ad agire, a fare qualcosa per soddisfarlo, ma non sempre è così.
Tutti siamo consapevoli e sentiamo fortemente la spinta a soddisfare i bisogni fisiologici: se abbiamo fame, tanta fame, mangeremo qualsiasi cosa ci capiti sottomano, e se non abbiamo a portata di mano del cibo andremo a cercarlo.
A volte la spinta ad agire può non essere supportata da una forte motivazione-pulsione e quindi il bisogno può restare insoddisfatto, oppure se la spinta c’è ma non è abbastanza propulsiva questa si compiono azioni discontinue o inefficaci, e quindi, oltre all’insoddisfazione resta un senso di frustrazione (abbiamo compiuto azioni, ci siamo impegnati ma non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo).

Come influenzano la nostra vita?
I Bisogni sono Universali, cioè condivisi da ogni Essere Umano e determinano il suo stato di benessere o meno.
Influenzano la nostra vita a 360° perchè ne determinano la qualità.
Bisogni primari non soddisfatti determinano una pessima qualità di Vita, o possono persino decretare la nostra morte.
Bisogni secondari non soddisfatti possono renderci infelici.
Nella cultura nonviolenta, i Bisogni sono considerati come ciò che è Vivo dentro in quanto sono la causa dei nostri sentimenti e delle nostre azioni. Sono la spinta che ci motiva ad agire
E’ per questo motivo che influenzano interamente la nostra Vita, persino se li neghiamo o non ne siamo consapevoli
Conoscere i propri bisogni è fondamentale.
Questa consapevolezza ci rende capaci di guidare la nostra Vita con soddisfazione e motivazione.
Tutti abbiamo bisogno di soddisfare i nostri Bisogni per vivere una vita prosperosa e completa.
D’altronde, se non sai di cosa hai bisogno, come fai a soddisfarlo?
Quali sono le caratteristiche di un bisogno?
Esistono bisogni primari, secondari e collettivi.
I primi sono quelli legati alla sopravvivenza, i secondi sono collegati all’evoluzione dell’uomo e quelli collettivi sono “indotti”, in quanto sentiti dall’individuo perchè vive in una data comunità. Per esempio, il bisogno di avere giustizia è sentito in maniera e con modalità differenti a secondo del paese e della cultura in cui si vive
I bisogni secondari e collettivi sono percepiti in maniera diversa a seconda del periodo storico, dell’ambiente, della cultura, delle classi sociali.
Variano anche i modi e le strategie per soddisfarli, oltre la loro urgenza nel soddisfarli
La gerarchia dei bisogni di Abraham Maslow

Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitenseAbraham Maslow concepì il concetto di “Hierarchy of Needs” (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954.
Maslow capì che tutti gli esseri umani hanno dei bisogni da soddisfare, e che li soddisfano compiendo delle azioni. Quindi ideò un sistema con cui identificare tutti i bisogni di un essere umano.
In questa gerarchia dei bisogni, quelli inferiori devono essere soddisfatti prima di passare a quelli superiori. La sua catalogazione dei bisogni è conosciuta come la “piramide di Maslow”.
Maslow si orientò fin da subito sullo studio delle persone “sane e felici” e attaccò la psicologia imperante che, invece, partiva da considerazioni fatte su individui patologici e sofferenti.
Lo studioso vedeva l’Essere Umano come positivo, buono e sano e sostenne che erano le esperienze negative e distruttive ad inficiare il suo sviluppo e a distoglierlo dagli scopi evolutivi dell’esistenza.
Maslow ha avuto il merito di aver saputo esprimere bene un concetto partendo da assunti antropologici. Egli studiò per anni diverse popolazioni e il livello di evoluzione che avevano raggiunto prima di giungere al loro apice ed osservò che:
- vi erano delle necessità di base necessarie allo sviluppo di bisogni più complessi.
- il soddisfacimento dei bisogni primari conduceva tutte le società ad un livello di evoluzione superiore.
- il passaggio ad uno stadio superiore può avvenire solo dopo la soddisfazione dei bisogni di grado inferiore.
- il bisogno è una spinta energetica che segue un principio base: quello dell’auto-conservazione della specie.
L’idea di base di Maslow consisteva nel vedere l’essere umano come un soggetto che ha un preciso compito: quello di individuare, sviluppare e realizzare le potenzialità che sono presenti già alla sua nascita e, in questo modo, dare senso alla propria vita attraverso l’espressione della sua individualità.
Venne così fuori il suo concetto di “motivazione”, visto come una sorta di molla che spinge dall’interno a “divenire ciò che potenzialmente siamo”.
La materia prima per trovare questa motivazione è la “creatività”, facoltà che ognuno ha dentro di sè.
Riconoscerla e trovare il modo di darle spazio nella propria vita canalizzandola ci permette di liberarci dai condizionamenti che limitano o castrano le nostre potenzialità, e di conseguenza di trovare senso e significato, equilibrio e serenità nella nostra Vita.
Questa è la rivoluzione della psicologia umanistica: considerare l’essere umano il vero artefice della propria esistenza.
Quello che diceva Maslow 80 anni fa lo ritroviamo ampliato e infiorettato in qualsiasi percorso di crescita personale.
I bisogni sono gli stessi per tutti gli esseri umani
Ogni individuo è unico e irripetibile; invece, i bisogni, come gli archetipi, sono comuni a tutti; si condividono, ci accomunano e permettono una migliore vita se vengono riconosciuti e soddisfatti.
Alla base della piramide possiamo notare che ci sono due bisogni “universali” che l’essere umano condivide con tutte le altre speci viventi sulla Terra: i bisogni di “sopravvivenza” (o “fisiologici”) e il bisogno di “sicurezza”.
Al livello superiore troviamo due bisogni che condividiamo solo con alcune specie animali più sviluppate, come i mammiferi, e sono i bisogni “sociali” e di “stima”.
Per ultimo, in cima alla piramide, c’è l’unico bisogno che è caratteristico solo della specie più evoluta, la nostra, perchè solo nella nostra specie ogni componente è in grado di riflettere ed immaginare al futuro sè stesso, ed è il bisogno di “auto-realizzazione”.

I livelli di bisogno concepiti da Maslow sono:
Bisogni Primari
Sono i bisogni essenziali e si distinguono in bisogni fisiologici e di sicurezza.
Il loro soddisfacimento ci permette di sopravvivere e riprodurci.
Sentiamo forte la spinta a soddisfarli per istinto di auto-conservazione.
Sono i bisogni detti “di base” e impediscono di far emergere emozioni quali ansia e preoccupazione.
1. Primo livello: Bisogni fisiologici o biologici
I bisogni fisiologici sono alla base della piramide. Questo significa che sono bisogni fondamentali e imprescindibili (dettati dall’istinto che risiede nell’amigdala). Ce li impone il nostro corpo:
- ossigeno per respirare
- alimentazione
- acqua
- sonno
- termoregolazione (omeostasi)
- ecc.
Soddisfare questi bisogni rappresenta le fondamenta solide su cui costruire tutto il resto. Infatti, senza il loro soddisfacimento non si potrebbe salire al livello superiore, perchè non potremmo sopravvivere.
In questa categoria ci sono anche il bisogno di un riparo e i vestiti con cui coprirci. Maslow include anche la riproduzione sessuale, perché senza di essa non ci potrebbe essere la sopravvivenza e la propagazione della specie umana.
2. Secondo livello: Bisogni di sicurezza e protezione
Una volta soddisfatte le esigenze fisiologiche , i bisogni che “premono” per essere soddisfatti riguardano il vivere in un ambiente sicuro e sentirsi “protetti”.
La nostra serenità è molto legata al soddisfacimento di questo tipo di bisogni.
I bisogni di sicurezza e protezione comprendono:
- protezione fisica possibilità materiale di costruirsi muri, recinti, ecc.
- protezione dagli elementi (pioggia, vento, eccessivo freddo o caldo, ecc.)
- Varie forme di sicurezza: occupazionale, finanziaria, familiare, morale, di salute, di proprietà, ordine, diritto, stabilità, di libertà dalla paura, di sostegno emotivo, rassicurazione, strutturazione di regole che siano in grado di affrontare e dare risposte contro il caos ansiogeno.
- Salute e benessere
Le persone vogliono controllo e ordine nella loro vita, è un fatto istintivo. E’ quindi l’esigenza di sicurezza che contribuisce in larga misura alla definizione dei comportamenti in questa fase.
Alcuni esempi di azioni motivate dal bisogno di sicurezza:
- trovare un lavoro
- mettere del denaro in un conto di risparmio
- Cercare una casa in cui vivere
- trasferirsi in un quartiere più sicuro
- ottenere assistenza sanitaria
- ecc
Hai notato qualche tua azione quotidiana che risponde a bisogni appartenenti a questo livello?
Se si, quale?
Sia i bisogni fisiologici che quelli di sicurezza sono simili ai bisogni degli animali, e spesso vengono utilizzati “contro di noi” dai mass-media.
Bisogni Sociali e “Psicologici”
Comprendono i i bisogni di appartenenza e quelli di stima.
3) Terzo livello: Bisogni di Amore e appartenenza
Secondo Maslow il terzo livello nella gerarchia implica il sentirsi amati e accettati.
Questa esigenza include sia relazioni romantiche che legami con amici e familiari.
Questi i bisogni che fanno parte di questa livello:
- Dare e ricevere amore, affetto
- Amore romantico
- Legami familiari
- Accettazione
- Identificazione
- Amicizia
- Intimità sessuale
- Fiducia
- Affinità
- Appartenenza a un gruppo
- Socializzazione
- Creare relazioni
“Socializzare” permette agli esseri umani di non sentirsi sradicati, ma di appartenere a qualcuno o di essere una componente di una qualche comunità di persone sulla quale è possibile poter contare in qualsiasi momento.
E’ per soddisfare almeno una parte di questi bisogni che, per esempio:
- usciamo con gli amici
- ci sposiamo
- tifiamo una squadra di calcio
- Andiamo su Fb e altri “social” che permettono interazione
- Partecipiamo a corsi e workshop
Abbiamo la necessità di relazionarci con gli altri, di scegliere in base a ciò che gli altri ci consigliano (tipo le recensioni), d’avere feedback sul nostro operato.
Al fine di evitare problemi come solitudine, depressione e ansia, è importante che le persone si sentano amate e accettate dagli altri.
Occorre comunque far attenzione di non esagerare e diventare dipendenti da relazioni tossiche, amicizie svalutanti e bisogno costante di “approvazione”.

4) Quarto livello: Bisogni di stima e autostima
Al quarto livello nella gerarchia di Maslow c’è la necessità di stima, che egli suddivide in due categorie:
- la stima per sé stessi, cioè autostima-riconoscere il proprio valore intrinseco al di là di ciò che si fa o si realizza.
Tutto ciò include:
. dignità personale
. rispetto di sè
. raggiungimento di obiettivi personali
. professionalità
. indipendenza
. sicurezza in sé stessi; e sopratutto il - il desiderio di stima da parte degli altri, che comprende:
. aspirazione di ottenere un riconoscimento delle proprie capacità
. essere rispettati e apprezzati nell’ambiente e nella società in cui viviamo
. status sociale
. reputazione
. successo riconosciuto nel clan di appartenenza
. visibilità e prestigio
Gli esempi di azione che rispondono alla soddisfazione di questo bisogno possono andare dal raggiungimento di una promozione o di un titolo di studio, al vincere un torneo dilettantesco di calcetto o lottare per una medaglia alle olimpiadi.
Svolgere una professione o un lavoro che si ama o ci dà soddisfazioni, ottenere risultati accademici o atletici e persino gli hobby personali possono svolgere un ruolo rilevante nel soddisfare i bisogni di stima.
I Bisogni sociali e psicologici non sempre sono consapevoli e possono facilmente intersecarsi.
Ce ne rendiamo conto quando, per esempio, crediamo che ottenendo una certa cosa saremmo felici e invece al suo raggiungimento dopo pochi mesi o addirittura, in certi casi, giorni, torniamo ad essere insoddisfatti, come o spesso, più di prima.

Bisogni del Sé
“Se progetti deliberatamente di essere meno di quello che sei capace di essere, allora ti avviso che sarai infelice per il resto della tua vita”
Abraham Maslow
I bisogni del Sè sono quelli di auto-realizzazione, di portare a compimento il potenziale che è dentro ciascuno di noi fin dalla nascita; sono quelli relativi all’aspirazione individuale e a realizzare la propria identità.
Comprendono anche i bisogni più “spirituali”, quelli che ci fanno percepire che ciò che facciamo è importante per la comunità e per il mondo intero.
Rappresentano una sorta di traguardo finale del nostro percorso di crescita. Soddisfano l’esigenza di coltivare e realizzare la nostra missione di vita.
“Ciò che un uomo può essere, egli deve essere”, ha spiegato lo stesso Maslow, riferendosi al bisogno che le persone hanno di raggiungere il loro pieno potenziale come esseri umani.
5) Quinto livello: Bisogni di Auto-realizzazione e soddisfazione delle proprie potenzialità
Maslow sostiene che la caratteristica principale di una persona auto-realizzata è la creatività, termine con il quale egli non intende il talento artistico ma il desiderio di migliorarsi e di fare qualcosa che derivi da sé, dal proprio mondo interiore, e che ha come scopo un forte desiderio di miglioramento
Il bisogno di auto-realizzazione comprende:
- creatività
- consapevolezza
- capacità di risolvere i problemi (problem solving)
- accettazione e assenza di pregiudizi
- realizzazione del potenziale personale
- realizzazione di sé
- ricerca di crescita personale e di esperienze
- ecc.
A differenza dei bisogni primari e secondari, che possono essere uguali o molto simili per tutti, questa categoria di bisogni può variare da individuo a individuo.
Per esempio l’auto-realizzazione per una persona potrebbe comportare l’aiutare gli altri, per un’altra la bravura in campo artistico, per un’altra avere una famiglia propria.
In pratica sono i bisogni legati alla necessità di diventare ciò che si è nel profondo. E’ questo che ci rende appagati della nostra vita.
Questo livello risponde alla domanda:
Perchè molte persone sono insoddisfatte del proprio lavoro o della propria vita in generale?
Probabilmente perché non riescono a soddisfare i bisogni che fanno parte di questo gruppo.
L’auto-realizzazione necessita di molto impegno per essere raggiunta.
Soddisfare questo bisogno significa essere consapevoli della nostra identità e sfruttare al massimo le nostre potenzialità.
Per esempio: siamo scontenti del nostro lavoro perché sentiamo di poter dare di più.
6) Sesto livello: Bisogno di Trascendenza
Rappresenta la nostra necessità di andare oltre il nostro “Io” e di sentirci parte di un mondo più ampio, cosmico e divino.
“E’ ben vero che l’uomo vive di solo pane – quando non c’è il pane.
Ma cosa succede ai desideri dell’uomo quando vi è abbondanza di pane e, quando la pancia è cronicamente piena?
Subito altre (e “superiori”) esigenze emergono e queste, al posto della fame fisiologica, dominano l’organismo.E quando queste a loro volta sono soddisfatte, ancora nuove (e ancora “superiori”) emergono e così via.
Questo è ciò che intendiamo col dire che i bisogni umani fondamentali sono organizzati in una gerarchia di relativa preponderanza”
Abraham Maslow
Tutti abbiamo continuamente dei bisogni, possono essere situati su un gradino piuttosto che su un altro. Chi dice il contrario mente a sè stesso e si fa un grosso danno. Ho personalmente attraversato questa fase e so di cosa parlo.
La nostra società ci educa da una parte a non dover avere bisogno di niente e di nessuno generando però bisogni materiali sempre più strani e differenti.
La pulsione del bisogno è la nostra benzina, è la nostra motivazione a fare qualcosa, a raggiungere i risultati che desideriamo per noi e per gli altri.
In questo momento storico l’essere umano è stracolmo di bisogni, spesso nascosti persino a sè stesso, e li maschera dietro le polemiche e le aggressioni verbali su Fb, dietro lo shopping compulsivo o altre dipendenze.
Dietro i “social”, le sbronze, le nottate nei casinò o con i videogiochi, le corse ad accaparrarsi l’ultimo modello di I Phone si nasconde un popolo che si sente solo e abbandonato a sè stesso, non più in grado di riconoscere i suoi veri bisogni, e tantomeno sa come soddisfarli.
I bisogni che ci hanno insegnato a “nascondere” ci hanno reso forse “brave persone” e nella più auspicabile delle ipotesi ci spingono verso il miglioramento di noi e di ciò che ci circonda.
I bisogni hanno una loro dignità e il counseling lavora molto sull’identificazione e appagamento dei bisogni.
Se sei insoddisfatta della tua vita e vuoi capirne il perchè richiedi una consulenza e sarò lieta di aiutarti.
E tu, Sai qual’è il tuo bisogno in questo momento?
Per esperienza personale quando chiedo ad una persona “Qual è il tuo bisogno?” la risposta stenta ad arrivare, dopo un attimo di riflessione la risposta è: “Non lo so”
Se leggendo questo articolo ti si è accesa una lampadina e hai individuato il tuo bisogno, scrivilo nei commenti, qui sotto ⬇️