Meditazione e Mindfullness

Mindfullness – Che cos’è e perchè è bene praticarla

Mindfulness deriva da una parola “sati” che significa “attenzione attiva presente” – “consapevolezza

La Mindfulness non è, come molti credono, una pratica di meditazione. E’ uno stato dell’Essere.

Mindfulness significa essere consapevolmente nel presente, essere completamente dell’attimo che stiamo vivendo, in ogni momento che lo viviamo.

La Mindfulness è la pratica del prestare attenzione; sviluppa quindi la nostra capacità di prestare tutta la nostra attenzione al presente, a ciò che stiamo facendo nel presente, a ciò che stiamo vivendo nel momento stesso in cui avviene.
Vivere il presente in questo modo dà come risultato la consapevolezza, la nascita e/o l’aumento della consapevolezza.

La nostra esistenza si svolge nel presente, solamente nel qui ed ora possiamo operare, fare, dire … solo nel qui ed ora possiamo vivere.

Perchè è così importante vivere nel presente?Perchè è l’unico momento che abbiamo, perchè è l’unico momento in cui possiamo esprimerci, dare il meglio. Perchè è l’unico momento in creare il nostro futuro.

La nostra esistenza si svolge nel presente, solamente nel qui ed ora possiamo operare, fare, dire … solo nel qui ed ora possiamo vivere.


La domanda importante da porsi è:
Come sto vivendo il mio presente?

 ll passato è passato e non possiamo più intervenirci per cambiarlo, non possiamo far più nulla riguardo a ciò che è accaduto a parte trarne degli insegnamenti.
Restare intrappolati nel passato è una delle cause più frequenti della depressione e della sofferenza in generale, perchè riviviamo all’infinito, nella nostra mente, consapevolmente o inconsapevolmente una o più situazioni dolorose o frustranti o riapriamo dolorose e brucianti ferite.

Non possiamo sapere se ci sarà un futuro.  

Preoccuparsi per il futuro è una delle cause più frequenti di ansia e stress.
L’unico atteggiamento “sano” che potremmo avere nei riguardi del futuro è sperare in futuro migliore o diverso, ma non sappiamo se ci sarà e in quali circostanze. In ogni caso un futuro migliore o diverso lo si può creare solo operando nel presente a tale scopo.

Nonostante tutto questo continuiamo a vivere rimuginanti in un passato che non c’è più, spesso pieno di rimorsi o rimpianti, oppure tendiamo a vivere in funzione del futuro, preoccupandoci costantemente di cosa “potrebbe accadere”, sebbene non ci sia dato sapere come sarà o se ci sarà.


Vi ho fatto questa premessa per riflettere un attimo, con consapevolezza: tendiamo a non vivere il presente, che di fatto domani sarà il nostro passato e che ieri era il nostro futuro.

Quindi … che passato o futuro avremo in pratica lo decidiamo e lo creiamo nell’oggi, nel presente.


Perchè si dice “Praticare la Mindfulness?

Perchè ci insegna come fare. Ci insegna come riappropriarci della nostra vita e viverla consapevolmente momento dopo momento.

La Mindfulness ci riporta a vivere consapevolmente il presente. Ci insegna come fare.
E come qualsiasi cosa nuova va praticata, per farla nostra e farla diventare automatica nella nostra vita.

Quando abbiamo cucinato per le prime volte, abbiamo prestato attenzione a quello che stavamo facendo passaggio per passaggio e dopo pochi giorni eravamo di fare quella cosa senza nemmeno pensarci su. E’ a questo che serve “far pratica”.

La Mindfulness insegna a praticare la consapevolezza. E offre molti strumenti per farlo.

La Mindfulness è un’opportunità. E’ l’opportunità di cambiare la nostra vita e viverla pienamente

La pratica della Mindfulness vuole ridurre, e possibilmente eliminare quella sofferenza legata ad una scorretta comprensione della realtà.

Thich Nhat Hanh è il monaco buddista zen che ha portato in occidente gli insegnamenti della Mindfulness e la definisce così: 

“La Mindfulness è il processo di alimentare la consapevolezza del presente”

Molti suoi testi sono una guida per iniziare a praticare la Mindfulness.

La Mindfulness trae infatti le sue origini dalle 4 nobili verità della cultura spirituale buddista, verità che comunque, a mio avviso, ritroviamo, anche nei consigli dei nostri anziani saggi, nel cristianesimo e probabilmente anche da altre parti:

1 – la sofferenza fa parte dell’esistenza e della natura umana

2 – l’origine della sofferenza è l’attaccamento e la visione errata

3 – la sofferenza può cessare

4 – il percorso per far cessare la sofferenza è l’ottuplice sentiero (ideale di vita buddista che comprende: retta comprensione – retto pensiero – retta azione – retta condotta di vita – retto sforzo – retta consapevolezza – retta concentrazione – retta parola


Che cos’è allora ostacola la consapevolezza e vivere pienamente il presente?

Oltre alla tendenza a farsi schiacciare dal peso del passato e alla sgradevole sensazione di sentirsi sospesi nel futuro c’è l’attività della mente, che è intensa, continua, spesso ossessiva e raramente collegata al presente.

La mente tende ad essere vaga, piuttosto che concentrata. Tende a portarci via dal qui ed ora. Tende a farci perdere nei ricordi, nei progetti, nei rimpianti, nelle paure, nelle aspettative, nei desideri ….

La mente tende a rimuginare, e giudicare, continuamente, tutto e tutti, compresi noi stessi. 


Ci sono delle domande alle quali sarebbe bene rispondere, almeno di tanto in tanto:

  • Sto vivendo nei giudizi o nella realtà?
  • Tendo a vivere col pilota automatico inserito ad oltranza, vivendo perennemente una “to do list” di cose infinite da fare senza nemmeno sapere perchè le faccio o se è davvero utile che io le faccia?
  • Sto vivendo iperconnesso?
    La tecnologia, lo sappiamo, può far perdere il contatto con la realtà, con la vita reale che scorre.
    La tecnologia ( e non solo play station & co, ma anche social, navigare su internet, chat, uso del cellulare) crea dipendenza.
  • Sono sicuro d’essere veramente io che scelgo la direzione in cui sta andando la mia vita?
  • Sto andando dove voglio andare o sono gli altri (o le situazioni, le circostanza) che stanno decidendo per me e mi trascinano anche dove non vorrei andare?
  • Sono consapevole dei meccanismi che metto in atto ogni giorno?
    Per esempio dei miei schemi mentali, dei miei giudizi, delle mie reazioni?


I problemi nascono quando smettiamo di vivere nel presente,
 quando rimpiangiamo o recriminiamo sul passato o quando siamo proiettati troppo verso il futuro o abbiamo troppe aspettative (che puntualmente poi, si sa, vengono per lo più deluse!)

La nostra mente tende a distrarci per circa il 47% del nostro tempo. E’ davvero incredibile!


Grazie alla Mindfulness possiamo vedere dov’è la nostra attenzione e riportarla dal passato o dal futuro al presente.
 Perchè la MIndfulness è la pratica del prestare attenzione nel qui ed ora, e quindi aiuta a vivere nel presente, qualunque esso sia, con consapevolezza.


E’ solo diventando consapevoli che si può invertire la marcia e riprendere il controllo della nostra vita; nel senso di riportare la nostra mente al qui ed ora, alle azioni fatte consapevolmente.

Per questo ci sono una serie di esercizi, di “pratiche” mindfulness formali e informali che si possono adottare e che aiutano a far tornare la mente a vivere nel presente, con consapevolezza.

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Barbara

Laureata all'Accademia di Belle Arti, Artista, Arteterapeuta, Advanced Counselor cognitiva, olistica e simbolico-archetipica, Professional Mentor, Educatrice Mindfulness e in Mindful Art, Facilitatrice Metafiabe e Psicofiaba, Trainer Percorsi Crescita Personale, Custode di storie.

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